Il decalogo del 'buon parlatore'

Capita a molti insegnanti di tornare a casa dopo un'intensa settimana di lezioni e di ritrovarsi senza voce. Lo stesso sintomo presentano però anche gli studenti, che dopo una settimana di studio, si concedono un sabato sera in discoteca.

Non è raro poter osservare in soggetti con abitudini e comportamenti diversi, sintomi molto simili.
È questo il caso di quella che in termini tecnici viene definita disfonia, la quale si può manifestare con raucedine, astenia, sforzatura...se non addirittura la completa afonia e può palesarsi come conseguenza a una gamma molto ampia di comportamenti vocali scorretti.

Essendo dunque numerose, per la disfonia, le ipotetiche cause da prendere in considerazione, osservando quadri sintomatici simili, propongo oggi un elenco di 10 regole essenziali per non mettere a rischio la propria voce… insomma un decalogo del buon parlatore!

1) Assicurarsi di essere ben idratati. L’assunzione di almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno è un ottimo deterrente contro l’insorgenza di infiammazioni a carico della mucosa faringea e laringea, poiché favorisce il giusto principio di visco – elasticità dell’onda mucosa.  

2) Umidificare bene l’ambiente in cui si vive e si lavora. È’ bene aprire spesso le finestre nel corso della giornata; utilizzare qualora possibile umidificatori per ambienti e ridurre l’utilizzo di condizionatori i quali, seccano l’ambiente e favoriscono gli sbalzi termici.  

3) Evitare gli sbalzi termici. Non solo sul piano ambientale, bensì anche nell’assunzione di alimenti e bevande che non siano troppo calde o troppo fredde.

4) Evitare di affaticare le corde vocali. In quale modo? Evitando i comportamenti che ci costringono a utilizzare modalità vocali non adeguate.
  • È giusto dunque concedersi delle pause di riposo vocale nel corso della giornata, così da ridurre l’affaticamento vocale (surmenage);
  • evitare di bisbigliare;
  • utilizzare un’intensità vocale adeguata (per non incorrere in un malmenage);
  • evitare di parlare in ambienti molto rumorosi, e se ciò non è possibile, avvicinarsi all’interlocutore
  • ridurre lo sforzo vocale in corso di patologie flogistiche che interessano la laringe
  • evitare gli sforzi vocali quando si esegue attività fisica.  
5) Evitare l’irritazione delle corde vocali. È bene non fumare, evitare gli ambienti polverosi e malsani; evitare il consumo di alcool e di bevande/sostanze a effetto diuretico.

6) Evitare il ‘Raclage’. Per raclage si intende il raschiare la gola nel tentativo di schiarirsi la voce.

7) Concedersi momenti di riposo e prevenire lo stress. Le situazioni di stress cronico possono comportare l’aumento della tensione muscolare del collo e delle spalle, l’ipertono laringeo e le alterazioni posturali con conseguenti ricadute sulla produzione vocale.  

8) Prevenire il reflusso gastro esofageo. Evitare di consumare i pasti in tarda ora; evitare l’assunzione di alimenti acidi, fritti o speziati, seguire una dieta bilanciata e non abbondante.  

9) Vestire in modo comodo. Evitare il frequente utilizzo di corsetti, abiti molto stretti o cinture che interferiscono con le corrette modalità di respirazione e fonazione.  

10) Aver cura di parlare in modo corretto. Moderare la velocità dell’eloquio, e verificare di avere sempre a disposizione la quantità d’aria necessaria e sufficiente per parlare.

Liliana Procopio

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